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La Toscana delle Donne parte con Stefania Sandrelli dal Teatro del Maggio

La serata inaugurale nel segno della cultura e della musica. Per il presidente Eugenio Giani è fondamentale "trasmettere quanto sia importante agevolare la parità di genere"

Lun 18 Novembre, 2024

Un Viaggio all’insegna dei diritti e della libertà partito dal Teatro del Maggio di Firenze: a brilare nella serata inaugurale, Stefania Sandrelli con un recital che rilegge la Cavalleria Rusticana dalla parte di Santuzza. La terza edizione de La Toscana delle Donne, il festival, finanziato con i Fondi comunitari europei, per dieci giorni si dipanerà con oltre 50 appuntamenti, incontri, dibattiti, spettacoli.

A fare gli onori di casa sul palco del Maggio la capo di Gabinetto della Presidenza della Regione, Cristina Manetti, ideatrice del Festival. “E’ bello ripartire per la terza edizione della Toscana delle Donne da questo teatro – ha detto Cristina Manetti – per fare insieme questo grande viaggio per i diritti della donna che è già partito tanto tempo fa, con tante donne che prima di noi hanno combattuto”.

Per il presidente Eugenio Giani, salito sul palco a portare i saluti iniziali “questa è la Toscana dei diritti che per prima al mondo ha abolito la pena di morte. Dobbiamo acquisire consapevolezza – ha detto – di una cultura che trasmetta a tutta la società, agli uomini in particolare, quanto sia importante agevolare la parità di genere come contributo alla comunità in cui viviamo. E’ un elemento fondamentale, lo è da sempre e mai come in questi tempi in cui drammaticamente i femminicidi e la violenza sulle donne dominano le pagine dei giornali. E’ solo con un salto di qualità culturale che coinvolga tutti, solo con misure concrete e un ruolo della donna sempre più affermato nella società che possiamo superare la situazione attuale e avviarci verso un vero progresso culturale”.

Insieme a Manetti, la vicepresidente della Regione Stefania Saccardi: “La Toscana delle Donne – ha detto – non è un festival tradizionale, ma un luogo di riflessione e di progettazione. È uno spazio di libertà dove tante esperienze femminili, ma non solo, si confrontano. Le donne dimostrano che ci sono, con la loro personalità, le loro caratteristiche e la loro voglia di essere protagoniste in libertà del proprio futuro”.

Molte le donne sul palco durante la serata per portare la loro testimonianza e che hanno ricevuto il Pegaso della Toscana delle donne.