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Una pedalata nel cuore di Firenze per i diritti e la parità di genere per la Toscana delle Donne

Grande partecipazione per l'iniziativa "Pedale Rosso" che ha attraversato la città in bici contro la violenza e gli stereotipi

Dom 17 Novembre, 2024

La pioggia non ha fermato “Pedale Rosso”, la pedalata per i diritti delle donne, contro la violenza di genere e gli stereotipi, che oggi ha attraversato Firenze per la Toscana delle Donne, l’iniziativa della Regione Toscana per promuovere la parità di genere.

Tanta partecipazione per l’evento nato da un’idea di Marianella Bargilli con il supporto del campione del mondo di ciclismo Paolo Bettini: la manifestazione è partita da Piazzale del Re alle 11 con in testa il presidente della Toscana Eugenio Giani, la capo di Gabinetto Cristina Manetti e la ciclista afghana Yuldoz Hashimi, che ha lanciato un messaggio per i diritti delle donne nel suo Paese, dove non possono nemmeno fare sport.

Vengo dall’Afghanistan – ha detto Hashimi  – un paese dove non c’è libertà per le donne. Da quando i talebani hanno ripreso il potere, il 15 agosto del 2021, le donne non hanno nemmeno il diritto di andare a scuola, di lavorare, di fare sport. Come ragazza afghana voglio raccontare al mondo che le mie connazionali hanno bisogno di libertà e non vogliono che il mondo si dimentichi di loro.”

“Dobbiamo declinare il contrasto alla violenza e ai femminicidi – ha detto il presidente Giani – cercando di creare sensibilità su tutti i piani. Lo sport e l’attività motoria aiutano a mettere al centro della nostra battaglia e del nostro impegno il ruolo della donna, che merita di essere valorizzato in ogni suo aspetto.” 

All’arrivo in Piazza Duomo di “Pedale Rosso” ad accogliere i ciclisti è stata “L’Attesa”, l’installazione luminosa in pura pop arte di Marco Lodola che l’artista ha realizzato appositamente per la Toscana delle Donne.

“Ci sono tante persone, tante bambine e bambini che si sono resi disponibili per lanciare questo messaggio, dal parco delle Cascine fino a Piazza Duomo – ha aggiunto Cristina Manettidevo ringraziare Paolo Bettini e Marianella Bargilli che hanno ideato questa iniziativa alla quale partecipano due campioni mondiali di ciclismo, oltre a Paolo anche Alessandra Cappellotto, e una campionessa nella vita, Yuldoz Hashimi, che da qui invia il proprio messaggio di libertà a tutte le donne nel mondo, non soltanto in Afghanistan. Il nostro viaggio continua e prosegue, sperando che sempre più persone possano raccoglierlo e rilanciarlo”.

Nell’occasione è stato anche consegnato il Pegaso della Toscana delle Donne a Paolo Bettini e Marianella Bargilli, ideatori dell’iniziativa.