La strage dell’Italicus raccontata ai giovani, la Regione Toscana coltiva la memoria
Incontro a Firenze con le studentesse e gli studenti sull'attentato di estrema destra che il 4 agosto del 1974 provocò 12 morti e 44 feriti. Un confronto con storici, giuristi e istituzioni. Ciuoffo: "Ai nostri ragazzi deve essere raccontato ciò che siamo stati e i pericoli"
Nella notte del 4 agosto 1974 un bmba esplose a bordo del treno Roma-Brennero diretto a Monaco di Baviera, in viaggio sulla linea Firenze-Bologna provocando 12 morti e 44 feriti. La Regione Toscana ha voluto ricordare quella strage e soprattutto raccontarla ai più giovani, con la presentazione del libro “La ragnatela nera. L’eversione di destra e la strage dell’Italicus” scritto da Alessio Ceccherini, professore fiorentino di storia e filosofia.
Una lezione di storia e di educazione civica per tante studentesse e studenti toscani a cui ha partecipato l’assessore regionale alle politiche per la sicurezza e alla cultura della legalità, Stefano Ciuoffo. Presenti anche i familiari delle vittime e i sopravvissuti. Franco Sirotti, fratello minore di Silver, il ferroviere 24enne che ha dato la vita per cercare di soccorrere i feriti nell’attentato e che per questo è stato insignito della medaglia d’oro al valore civile alla memoria. Hanno portato la loro testimonianza Mauro Russo e Ilaria Caldarelli che quella notte erano sul treno.
L’incontro, moderato dal giornalista Massimo Orlandi, ha visto la partecipazionedi Leonello Toccafondi, del Centro di documentazione “Cultura della Legalità Democratica” della Regione Toscana, Monica Galfré dell’Università degli Studi di Firenze, Andrea Speranzoni, avvocato di parte civile nei processi per la strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna e Danilo Ammannato, avvocato di parte civile nei processi degli attentati ai treni in Toscana degli anni 1974-1975.