Il Museo Archeologico di Firenze si “addormenta”: riaprirà nel 2026 totalmente rinnovato
Il direttore Daniele Federico Maras racconta ai microfoni di intoscana le novità che caratterizzeranno il Museo Archeologico Nazionale di Firenze nei prossimi anni
Il Museo Archeologico Nazionale di Firenze fu inaugurato come Museo Etrusco nel 1870 ed è uno dei più antichi musei archeologici d’Italia.
Inizialmente, la sede era presso il Cenacolo di Fuligno e ospitava una collezione di reperti etruschi, greci e romani che provenivano dallo smembramento delle collezioni medicee e lorenesi prima conservate agli Uffizi. In quella stessa sede, nel 1855, era stato allestito anche il Museo Egizio.
Nel 1880 il museo venne trasferito nell’attuale sede del Palazzo della Crocetta.
Il Museo Archeologico Nazionale di Firenze oggi comprende la sezione etrusca, la sezione romana, la sezione greca, la sezione egizia, detta anche Museo Egizio (è la seconda collezione in Italia dopo quella di Torino), la sezione numismatica ed altre.
Tra i reperti etruschi di maggiore importanza, la Chimera, una statua votiva in bronzo ritrovata ad Arezzo nel 1533, che rappresenta un animale parte leone, parte capra e parte serpente.
Tra le opere principali ci sono anche le statue dell’Arringatore e di Minerva, le urne di terracotta e travertino di Volterra e i vasi di ceramica greca con figure nere, tra cui il celebre Cratere Francois.