Le frontiere dell’enoturismo: idee a confronto all’Osteria dell’Architetto
Un incontro, a tavola, per discutere di come le cantine sono passate da realtà produttive a espressione del territorio e dell'identità delle aziende vinicole
Un confronto fuori dagli schemi su vino, architettura e turismo. Senza slide e interventi fiume ma seduti comodamente a tavola tra un piatto di prodotti toscani Dop e Igp proposti dall’associazione Quore e un buon bicchiere di vino toscano.
È la formula proposta dall’Osteria dell’Architetto e che ha fatto tappa a Firenze nella Palazzina Reale. Il progetto nato da un’idea di Fiorenzo Valbonesi e Roberto Bosi è rivolto agli appassionati di vino e architettura e prosegue un percorso cominciato tre anni fa.
Anche allora le cantine italiane furono protagoniste: in quell’occasione di una mostra fotografica della rivista “Casabella”, in collaborazione con ProViaggiArchitettura.
Questa volta invece il confronto è stato informale con cibo e bere di qualità, proprio come in un’osteria, per un confronto dove discutere delle potenzialità turistiche di queste cattedrali laiche dei giorni nostri.
Roberto Bosi ha annunciato con l’occasione un tour in 16 tappe in altrettante cantine d’Italia per testare i benefici dell’enoturismo che proprio in Toscana ha mosso i primi passi grazie ad una legge regionale ad hoc.