Le statue protette per secoli dal fango: a San Casciano dei Bagni si riscrive la storia
Si tratta della più importante scoperta archeologica dopo i bronzi di Riace. Presto un museo per accogliere gli oggetti ritrovati, un poco archeologico e un hub internazionale di ricerca universitaria
Adagiato sul fondo della grande vasca romana, un giovane bellissimo, sembra quasi dormire. Accanto a lui c’è Igea, la dea della salute che fu figlia o moglie di Asclepio, con un serpente arrotolato sul braccio.
Poco più in là, ancora in parte sommerso dall’acqua, si intravvede Apollo e poi ancora divinità, matrone, fanciulli, imperatori e centinaia e centinaia di monte preziose.
Protetto per 2300 anni dal fango e dall’acqua bollente è riemerso in questi giorni dagli scavi di San Casciano dei Bagni in Toscana, un tesoro mai visto prima, con oltre 24 statue in bronzo di raffinatissima fattura, cinque delle quali alte quasi un metro, tutte integre e in perfetto stato di conservazione.
Si tratta della scoperta archeologica più importante in Italia dal ritrovamento dei Bronzi di Riace del 1972.
Una scoperta che riscriverà la storia e sulla quale sono già al lavoro oltre 60 esperti di tutto il mondo