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A Rondine “la Scuola restituita”. Tornano in classe 9 ex alunni ebrei vittime delle leggi razziali del 1938

Presente anche Liliana Segre per il passaggio di testimone della memoria a 31 diciassettenni italiani nel primo giorno di scuola del Quarto Anno Liceale d'Eccellenza

Mar 6 Settembre, 2022

Gianni Polgar era solo un bambino quando il 5 settembre 1938 venivano firmate le leggi razziali e tutti i giovani ebrei venivano espulsi dalle scuole italiane. Oggi, a 86 anni, condivide questa ferita ancora aperta, quella della scuola negata, delle classi apartheid, ne parla con i giovani del Quarto Anno Liceale d’Eccellenza a Rondine.

E’ il primo giorno di scuola nella Cittadella della Pace per 31 diciassettenni che hanno scelto di frequentare qui la Quarta Liceo. Un nuovo inizio condiviso con dei compagni di banco speciali: nove ex alunni ebrei espulsi da scuola da quelle leggi razziali che gli negarono il diritto fondamentale e la dignità di studenti, di esser umani, oggi finalmente tornati in classe.

Una lezione di scuola nello stile di Rondine, un passaggio di testimone che insegna ai giovani a decostruire l’inganno del nemico per riscoprire l’umano, la persona che c’è in ognuno di noi.

A salutare l’iniziativa anche il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi che attraverso un video messaggio ne ha sottolineato l’importanza rimarcando il ruolo della scuola: “il battito di una comunità, cuore pulsante fondato sulla memoria viva”.

A 84 anni da quel 5 settembre per questi testimoni della discriminazione è tornata a suonare la campanella per un’ora di lezione straordinaria, un gesto simbolico, una restituzione realizzata da Rondine Cittadella della Pace in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.

La lezione non poteva che iniziare con l’appello, al quale nessuno era assente: insieme a Gianni Polgar, nato a Fiume nel 1936 e residente a Roma dal 1939, Miriam Cividalli, fiorentina, poetessa e autrice, Lello Dell’Ariccia, uno dei testimoni del rastrellamento del ghetto di Roma del 16 ottobre del 43 e oggi presidente di “Progetto Memoria”, Fabio Di Segni, da anni impegnato nella testimonianza nelle scuole, Claudio Fano, il cui padre fu ucciso alle Fosse Ardeatine e che all’epoca delle leggi razziali aveva nove anni, Carla Neppi Sadun, classe 1931, originaria di Ferrara,  Nando Tagliacozzo, romano, classe 1938, molto attivo nelle attività di testimonianza nelle scuole e di formazione degli insegnanti sui temi della memoria e Ugo Foà, che aveva dieci anni e viveva a Napoli al tempo in cui vennero promulgate le leggi razziali.

A fare da “maestro” è stato Francesco Bei, Vicedirettore di Repubblica, che ha condotto la lezione “attiva” stimolando i giovani a porre domande di fronte alle testimonianze: la base per sviluppare una coscienza critica.

A chiusura delle testimonianze la Senatrice a vita Liliana Segre, in collegamento a distanza, che ha richiamato i ricordi della sua espulsione da scuola. Un nuovo monito all’indifferenza, che si intreccia alle storie donate in questa mattinata di “scuola restituita” dai nove testimoni della discriminazione, divenuti nuovi cittadini onorari di Rondine Cittadella della Pace.

Nel servizio le voci dei testimoni della Shoah Liliana Segre, Gianni Polgar e Ugo Foà; degli studenti di Rondine Sofia Gentile e Biagio Cassisi, del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, del presidente e fondatore di Rondine Cittadella della Pace Franco Vaccari e della Presidente dell’UCEI Noemi Di Segni.

Per approfondire: www.intoscana.it