La regina della notte: il romanzo d’esordio di Francesco Pasqualetti
In questo thriller storico politico i misteri di Pietro Leopoldo di Toscanq
C’è un libro che racconta il sogno di Caterina la Grande. La musica di Mozart e Cimarosa. La storia d’Europa e quella del Granducato di Toscana che si intrecciano in una profezia scritta col sangue. È la storia della Regina della notte, il primo libro del direttore d’orchestra Francesco Pasqualetti per Rizzoli Historie, un mix potente tra romanzo storico e thriller politico, immerso tra musica e diplomazia nelle corti europee di fine settecento, presentato in Consiglio regionale della Toscana.
Le pagine de “La Regina della Notte” ci portano nella Vienna del 1792. Sull’Europa illuminata dalle idee della rivoluzione francese si allunga l’ombra di una donna diabolica, sublime e dal carisma irresistibile: è Caterina II di Russia, la potente zarina che insieme all’imperatore Giuseppe II d’Austria sogna di riportare alla luce l’Impero romano d’Oriente. Un sogno ai limiti dell’immaginabile che Caterina la Grande, volitiva e spietata, è disposta a inseguire seminando il terrore e manipolando diplomatici e artisti come pedine su una scacchiera. È qui che troviamo un grande personaggio che ha fatto la storia della Toscana: il Granduca Pietro Leopoldo.
Dirigendo i suoi personaggi sul palcoscenico di un’Europa in fiamme, Francesco Pasqualetti ci svela un legame tra musica e potere molto più profondo di quello che si possa immaginare. Due morti improvvise e quasi all’unisono, quella di Mozart e di Pietro Leopoldo il granduca innovatore, che ricordiamo ogni 30 novembre con la Festa della Toscana per essere stato il primo ad abolire la pena di morte e proiettare la Toscana nel futuro, come terra dei diritti.
“La Regina della Notte” è un romanzo storico che può aiutarci a leggere il presente dell’Europa, attraversata da venti di guerra con il conflitto tra Russia e Ucraina.