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Galileo Chini a Villa Bardini: in mostra le opere del maestro italiano del Liberty

Villa Bardini a Firenze riapre dopo due anni di chiusura con la mostra “Galileo Chini e il Simbolismo Europeo” aperta fino al 25 marzo dedicata al pittore, illustratore e ceramista fiorentino, uno dei maggiori interpreti europei dell’Art Nouveau

Mar 7 Dicembre, 2021

La mostra, a cura di Fabio Benzi e promossa da Fondazione Cr Firenze e Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, è focalizzata sugli anni giovanili di Chini dagli esordi alla Prima guerra mondiale, che lo resero famoso a livello internazionale.

Saranno esposti oltre 200 pezzi fra dipinti, disegni, illustrazioni e ceramiche, in un susseguirsi continuo di legami e parallelismi fra l’artista e l’arte internazionale che lo ispirò e che a lui si è ispirata.

Saranno presenti opere dell’ambiente artistico tra simbolismo francese e mitteleuropeo, tra preraffaellismo e secessioni, che vede intrecciare il percorso di Chini con quello di artisti come Auguste Rodin, Gustav Klimt, Max Klinger, Gaetano Previati, Giovanni Segantini, Odilon Redon, Félix Vallotton e Pierre Bonnard.

L’artista fu anche uno straordinario ceramista secondo il gusto modernista dell’Art Nouveau in Italia meglio noto col termine Liberty e diresse una fabbrica chiamata prima Arte della Ceramica, poi Fornaci S. Lorenzo, che raggiunse in breve tempo fama mondiale.

In mostra sono esposti alcuni suoi capolavori come i vasi ‘preraffaelliti’ della primissima fase, il vaso a lustro rosso con alberi del 1902, il cache-pot con camaleonti e altri pezzi da annoverarsi tra i capolavori della ceramica europea del periodo.