Gli Uffizi contro la violenza sulle donne: in mostra lo “sfregio” di Costanza Bonarelli
Il celebre busto del Bernini dialogherà con le fotografie di Ilaria Sagaria dedicate alle donne sfregiate con l’acido. L’arte ieri come oggi ci ricorda che la violenza è purtroppo sempre attuale
In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne torna temporaneamente agli Uffizi il busto di Costanza Piccolomini Bonarelli, capolavoro di Gian Lorenzo Bernini che è solitamente esposto al Museo Nazionale del Bargello.
Il busto conserva una storia molto tragica. Bernini dopo aver idealizzato la sua amante, nel momento in cui lei si innamorò di suo fratello Luigi, la “punì” in un modo brutale in cui ancora oggi tante donne vengono attaccate spesso da ex mariti o fidanzati, cioè la fece sfregiare da un suo servo.
Dopo lo scandalo Bernini proseguì la sua brillante carriera senza conseguenze, mentre Costanza fu trattata come una cortigiana e punita con la detenzione in un monastero.
Dopo aver scritto una straziante supplica al Governatore, Costanza venne “restituita al marito” Matteo Bonarelli, con il quale dette vita a un fiorente commercio di sculture diventando emblema della capacità di riscatto.
L’arte del passato si riflette nell’attualità. Lo straordinario marmo di Bernini è posto in dialogo agli Uffizi con le fotografie di Ilaria Sagaria nella mostra dal titolo “Il dolore non è un privilegio”, per ricordare come la violenza sulle donne sia un dramma senza tempo.
Il busto in occasione del ritorno gli Uffizi è stato restaurato, per l’occasione è stata sperimentata un’illuminazione dinamica curata dall’architetto Antonio Godoli che ogni 60 secondi cambia e rende il busto ancora più vivo.