All’Istituto degli Innocenti di Firenze “disConnessi” una mostra sui giovani e le nuove tecnologie
Nel museo fiorentino sono esposti gli scatti di cinque giovani fotografi italiani risultato di un laboratorio con Raimond Wouda
Il rapporto tra i giovani e le nuove tecnologie è al centro della mostra “disConnessi”all’Istituto degli Innocenti di Firenze realizzata in collaborazione con la Fondazione Studio Marangoni.
La prima parte del progetto è stato un workshop tenuto dal fotografo Raimond Wouda, noto autore e docente presso l’Accademia dell’Aia in Olanda che ha coinvolto cinque giovani fotografi italiani, selezionati attraverso una open call. Le immagini inedite realizzate durante il laboratorio sono adesso in mostra insieme agli scatti coloratissimi e stranianti dello stesso Wouda nel salone Borghini del museo fiorentino.
Le nuove tecnologie sono ormai uno strumento per connetterci agli altri e al mondo senza il quale non potremmo vivere, ma allo stesso tempo sono un’arma a doppio taglio che presenta rischi e insidie a cui i giovani sono esposti tutti i giorni.
Gli scatti realizzati da Michelle Davis, Sara Esposito, Giacomo Infantino, Alisa Martynova e Anita Scianò sono immagini realizzate ed elaborate utilizzando gli strumenti elettronici, che propongono attraverso una pluralità di sguardi ed interpretazioni, una riflessione su un tema sempre più attuale: il rapporto tra il mondo reale della vita quotidiana e le loro esperienze e scambi sociali virtuali dei nativi digitali.