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Ritorno alla terra per gli under 35. In Toscana 2700 giovani guidano le imprese agricole

La fotografia secondo Coldiretti: metà dei giovani imprenditori sono laureati, il 57% ha fatto innovazione. Il presidente Filippi: “L’agricoltura Toscana ha bisogno di semplificare la burocrazia e l’accesso al credito”

Giovani agricoltori

Inversione di tendenza in Toscana dove si sta verificando uno stop al processo di invecchiamento nelle campagne, grazie al rinnovato interesse dei giovani al mestiere di agricoltore. Ad oggi infatti sono oltre 2700 gli under 35 – secondo quanto riporta Coldiretti Toscana – alla guida di imprese agricole.

“Restano ancora troppe le insidie che un giovane che vuole fare impresa si trova costretto a subire – ammonisce però il presidente di Coldiretti Toscana Fabrizio Filippi . Aspettare anni per poter trasformare il proprio sogno in attività imprenditoriale agricola, per colpa di una burocrazia che spesso compromette il destino di un’impresa giovane e sottrarre ricchezza all’Italia”.

Secondo Filippi  “l’agricoltura Toscana ha bisogno di semplificare la burocrazia e l’accesso al credito, di innovazione, tecnologia, di persone istruite, che abbiano dimestichezza con  le nuove tecniche di produzione, che sappiano usare gli strumenti e conoscano le strategie di marketing ma soprattutto di trasparenza e legalità in tutti gli ambiti”.

Le aziende agricole dei giovani – spiega Francesca Lombardi, leader di Coldiretti Giovani Impresa Toscana – possiedono una superficie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% e il 50% di occupati per azienda in più. I giovani agricoltori usano il web e la tecnologia, 1 su 4 è laureato e conosce una o più lingue straniere, di solito l’inglese, mentre 8 su 10 sono abituati a viaggiare e andare all’estero, una caratteristica che permette di raggiungere e inserirsi in nuovi mercati e di mandare i propri prodotti in giro per il mondo”.

E se tra i giovani imprenditori agricoli c’è chi ha scelto di raccogliere il testimone dai genitori, la vera novità rispetto al passato – continua Coldiretti Toscana – sono gli under 35 arrivati da altri settori o da diverse esperienze familiari che hanno deciso di scommettere sulla campagna con estro, passione, innovazione e professionalità.

E proprio riguardo all’innovazione sette imprese under 35 su dieci operano  operano in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.

Insomma l’agricoltura diventa non solo essenziale per il fabbisogno di cibo ma ormai è trasversale a tanti aspetti della vita comune, offrendo dunque, anche nuove prospettive che i giovani imprenditori che vogliano investire in questo settore.

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