Piccoli racconti, poesie e disegni, ma anche video che immortalano reading letterari e concerti casalinghi. Sono già oltre cento i contributi raccolti nell‘Archivio poetico della pandemia, il progetto che nei giorni scorsi il Teatro Verdi di Pisa ha lanciato alla cittadinanza chiedendo di esprimere attraverso testi, musiche, video e disegni le nuove scoperte fatte in questo periodo insolito che stiamo vivendo.
Tra coloro che hanno inviato i componimenti ci sono firme conosciute in città, così come autori dilettanti: molte le poesie e racconti mandati, ma anche riflessioni e contributi video. “Il progetto – osserva Patrizia Paoletti Tangheroni, presidente del teatro – vuole dare voce ai cittadini oggi confinati nelle proprie abitazioni con tanto tempo a disposizione e permettere a ognuno di avere un luogo in cui esprimere riflessioni e pulsioni artistiche”.
Quello attuale, conclude Paoletti Tangheroni, “è un periodo molto duro per i teatri tuttavia dobbiamo impegnarci ad assolvere il compito di essere in ogni caso la piattaforma culturale della città, anche se per ritornare ad assistere a uno spettacolo in palcoscenico, dovremo attendere ancora un po’ di tempo: l’Archivio Poetico della Pandemia è un primo fortunato tentativo di ripensare il nostro ruolo culturale, sicuramente ne seguiranno altri, dobbiamo sperimentare e progettare fuori dagli schemi, per superare questa fase senza interrompere il rapporto con il territorio, ma anzi arricchendolo e rendendolo più profondo”.
Quando l’isolamento sociale sarà concluso la Fondazione Teatro Verdi organizzerà un grande evento dove condividere la raccolta delle testimonianze: una lunga performance in cui si potrà ritrovare tutta la comunità cittadina, per fare tesoro dell’esperienza vissuta. L’indirizzo mail dove inviare le opere è app@teatrodipisa.pi.it.